Beh, trentadue anni di servizio per lo più in squadre investigative, portano con se molti ricordi.
Per questo, ho deciso di raccontarne alcune di queste, quelle che mi sono rimaste impresse nella memoria.
Poi se non vi piacciono, la finisco subito. :ban.gif:
Detto questo, ecco la prima.
Vado in ordine cronologico, tempi del mio servizio alla Digos di Genova, antiterrorismo, anni di piombo se preferite.
La Donna del terrorista.
Sera dei primi anni ottanta, Genova.
Come al solito dirigo il pattuglione serale della Digos. codice radio Delta 77, più precisamente ci stiamo facendo un hot dog al bacio al Baretto Gallese locale vicino la stazione Brignole.
Ma proprio mentre cè lo stanno consegnado, entra dentro il collega che sta alla radio in macchina.
Dobbiamo rientare subito in Questura.
Pazienza, salta la cena, cosa che capitava spesso.
In Questura cè riunione in Ufficio, presente il Dirigente lAntiterrorismo della terza sezione.
Ci dice che hanno una notizia sicura, una infermiera di un noto ospedale della città è la donna del capo della colonna ligure delle brigate rosse.
Dobbiamo andare a prenderla.
Massima attenzione, il capo colonna è uno che cammina sempre armato sino ai denti e spara a vista.
Prendo mitra, giubbotti anti proiettili e numerosi caricatori di riserva.
A casa, la signora non cè.
La
re ci dice che è in giro con il fidanzato e non sa quando torna.
Lasciamo due li di guardia e la cerchiamo in vari posti da parenti.
Niente, non si trova.
Il collega dequipaggio mi dice, facciamo un giro di nuovo sotto casa sua. mi è venuto una specie di istinto.
Facciamolo, gli rispondo.
Notiamo una fiat 126 parcata con un uomo ed una donna a bordo che parlano.
Io dico, che sia lei
.
Non finisco di dirlo che il collega è già sceso dallauto e si pone davanti alla stessa puntando il mitra.
"Polizia, tutti giù e subito " Grida.
Anche noi scendiamo e ci schieriamo spianando le armi.
Non oppongono resistenza.
Era proprio lei, quella che cercavamo.
Avvisiamo subito il Dirigente e tutti gli altri, che accorrono subito.
In Questura, dopo un ora crolla ed ammette di essere lamante del capo colonna nonchè fiancheggiatrice dellorganizzazione.
Il ragazzo che cè con me, ci dice, non centra niente, lasciatelo andare.
In effetti era così.