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Alla scoperta del cheratocono: come avere una diagnosi http://www.associazionecheratocono.it/forum/viewtopic.php?f=18&t=4805 |
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Autore: | P.Lorenzi [ mercoledì 12 ottobre 2016, 12:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Alla scoperta del cheratocono: come avere una diagnosi |
Non esistono purtroppo indici prognostici certi riguardo alla evolutività della malattia tuttavia, la formulazione di un giudizio può essere tentata da oculisti esperti in questo specifico campo e che abbiano avuto modo di osservare migliaia di casi, sulla base di dati clinici e statistici (età di insorgenza, stadio all’insorgenza, sesso, malattie correlate oculari e sistemiche, gravidanza e menopausa). LA DIAGNOSI PRECOCE E’ FONDAMENTALE !!! La diagnosi, un tempo era basata eminentemente sulla clinica (Oftalmometria di Javal e biomicroscopia, sempre di fondamentale importanza) ma si avvale oggi di strumenti più sofisticati che ci consentono una maggiore precisione e precocità diagnostica anche nel monitoraggio della evoluzione e del comportamento biologico della malattia, quali: Topografia o Mappa corneale Pachimetria ad ultrasuoni ed ottica Topo-Aberrometria Microscopia confocale Posta la diagnosi, si procede con la stadiazione che secondo Krumeich e Coll. prevede 4 stadi e si basa sulla entità dell’astigmatismo, sul potere diottrico o curvatura corneale, sulla trasparenza e sulla pachimetria corneale. A tal proposito occorre sottolineare la difficoltà, valida per tutti i sistemi classificativi proposti, di “stadiare” la malattia la quale può presentare caratteristiche parametriche differenziali tali da porre in diversi stadi lo stesso cheratocono del medesimo paziente a seconda del parametro considerato. In questo l’esperienza dell’Oculista è fondamentale per prendere le giuste decisioni terapeutiche. STADI DI KRUMEICH (hanno solo valore didattico ed esistono innumerevoli varianti e stadi cosiddetti “discrepanti” : I) Miopia e\o astigmatismo < 5 D;K reading < 48 D; pachimetria > 500 micron . II) Miopia e\o astigmatismo > 5D ma <8D;K reading < 53D; tachimetria > 400 micron. III) Miopia e\o astigmatismo > 8D ma <10D; K reading > 53D; pachimetria 200-400 micron. IV) Refrazione non misurabile; K reading > 55D; cicatrici corneali; tachimetria < 200 micron. Il Cheratocono è la prima causa di cheratoplastica (Trapianto di Cornea) in Italia e in Europa, seconda negli USA; chiaramente e per fortuna, non tutti i pazienti affetti da tale patologia necessitano del trapianto corneale perché la decisione riguardo al trattamento dipende dallo stadio evolutivo della malattia e dal quadro clinico complessivo (acuità visiva e correggibilità ottica dell’astigmatismo secondario, trasparenza corneale, tollerabilità alle lenti a contatto). Si distinguono in generale dunque 2 classi di cheratocono: - Cheratocono in fase refrattiva in cui è presente un astigmatismo sufficientemente regolare , anche associato a miopia , che può essere corretto con occhiali ; se l’astigmatismo diventa più irregolare o l’ametropia aumenta si deve ricorrere all’uso di lenti a contatto per raggiungere un visus ottimale. - Cheratocono in fase chirurgica per il quale occhiali o lenti a contatto non sono più sufficienti a correggere il deficit visivo o non sono ben tollerati ed è quindi necessario ricorrere all’ intervento di cheratoplastica lamellare o perforante a seconda dei casi e dei parametri clinico-diagnostici. Dr. Cosimo Mazzotta |
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