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CICATRIZZAZIONE MINI ARK 
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Iscritto il: martedì 29 novembre 2005, 19:04
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Messaggio CICATRIZZAZIONE MINI ARK
SONO SEMPRE STATO TITUBANTE NELL'OPERARMI DI MINI ARK PER LA QUESTIONE POSTAMI DOPO VARIE VISITE DA DIVERSO SPECIALISTI COMPRESI LO STESSO DOTT.LOMBARDI CHE TUTT'ORA OPERA, PER IL FATTO DELLA CICATRIZZAZIONE DELLE INCISIONE POSTE.
DOTTORI DI SIENA IN PARTICOLARE MI HANNO SCONSIGLIATO DI FARMI TAGLIUZZARE LA CORNEA, PERCHè QUELLE CICATRICI NON SI RIMARGINERANNO PIU', E IN CASO DI MINIMO CONTATTO POTREBBERO ADDIRITTURA FAR APRIRE COME UNA SCATOLETTA LA CORNEA.
NON MI SONO OPERATO COME MOLTI PERCHE' ANCORA NESSUNO CI HA DIMOSTRATO LA REALTà DEL DOPO INTERVENTO E DELLA PERFETTA RICOMPATTEZZA DELLA CORNEA.
INVITO QUALCUNO A SPIEGARCI QUESTO POST-OPERAZIONE.
I RISULTATI MI HANNO SPIEGATO SI VEDRANNO REALMENTE SOLO FRA 10-20 ANNI SU PAZIENTI OPERATI.
NON VORREI OPERARMI OGGI E FRA 10 ANNI AVERE UNA CORNEA CHE SI INIZIA A SFASCIARE...
CHI PUO AIUTARCI FORNENDOCI DOCUMENTAZIONE VERITIZIA?
COME SI PUO DIMOSTRARE CHE LA CORNEA NON SI INDEBOLISCE?
CI SONO DEGLI STUDI FATTI ?

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ENRICOPS - ARK


martedì 29 novembre 2005, 19:24
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Iscritto il: venerdì 28 gennaio 2005, 14:18
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Salve.
Di ritorno dal dentista ( dopo essere stato in sala operatoria) !!
Non è decisamente lo stato d'animo migliore quello che posso avere in questo momento.
Però proverò ad essere calmo ed ottimista come è sempre stato " nelle mie corde".
Alcuni punti.
Primo: rispondo al quesito posto in questo topic.
Se la cornea non cicatrizza le mini incisioni, lunghe circa 1,750 mm, per cui è sufficente una piccola botta per riaprirle e di conseguenza avere chissà quali problemi, mi si dovrebbe spiegare perchè cicatrzza invece perfettamente quando si effettua un taglio lungo 360° e perforante come avviene quando si pratica una cheratoplastica perforante.
Vorrei capire cosa accade quando una cornea sottoposta a " trapianto " ( scusami Igor !!) prende un colpo.
Secondo punto.
Non mi sembra carino chiudere un topic quando questo è attivo e, soprattutto, quando lo si chiude con delle polemiche circa le mie affermazioni.
Terzo punto.
Per mammadi paziente.
Mi scusi signora ma non capisco alcuni punti della sua mail.
Cosa ho detto che non le fa piacere il mio " atteggiamento" verso scaistar?
Ho riletto la mia mail e non ho trovato alcun atteggiamento men che garbato ed ho solo puntualizzato alcuni punti. Devo forse immaginare che le critiche possono essere fatte solo a senso unico?
Ancora, Lei dice che io non mi posso permettere... non ho capito cosa.
Mi scusi, ma rispondere con argomentazioni a domande non mi pare irriguardoso.
Ultimo.
Proverò a chiedere al mio paziente di contattarvi e sono sicuro che non avrà alcunchè in contrario, però, per piacere, non spaventatelo troppo!
Per mammadi paziente e per non tediare troppo chi non ha interesse circa questo argomento, se vuole può sempre scrivermi privatamente se pensa di dovere avere dei chiarimenti.
Saluto Lei e tutti quanti.
dr. Marco Abbondanza

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dr. Marco Abbondanza


martedì 29 novembre 2005, 21:16
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Ciao Enrico e benvenuto.
Per favore, non scrivere tutto in maiuscolo. In informatica equivale ad URLARE!!! :wink:

Quanto ai tagli.. è proprio come dici, nulla è stato dimostrato.
Però c'è questo studio fatto su un cheratocono causato da cheratotomia radiale.
Un uomo di 47 anni che 12 anni prima aveva subito una cheratotomia radiale. .. gli è spuntato il cheratocono.
Possiamo immaginare cosa può succedere quando uno il cheratocono ce l'ha già???
Nelle foto si vede l'effetto della cicatrice guarita sullo stroma e sugli altri strati della cornea.
L'obiettivo e che qualcuno faccia lo stesso esame per i pazienti di MiniARK.

Immagine


martedì 29 novembre 2005, 23:59
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Iscritto il: martedì 29 novembre 2005, 19:04
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Vorrei chiedere molto semplice al dott.Abbondanza, (che visto che nel mio caso e di molti altri la mini ark ridona una vista di quasi 10/10 e ristabilizza il cono a valore della buona cicattrizzazione), che cosa la medicina ufficiale vi contesta e su che basi vi fà contestazioni, avendo possibilità di analizzare miliaia di persone operate...
Nel mio caso che ho uno stadio leggero di cheratocono fra 10-15 anni potrei avere problemi a seguito dell'operazione? Lei al mio posto si opererebbe con la sua tecnica?

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ENRICOPS - ARK


mercoledì 30 novembre 2005, 17:25
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Iscritto il: venerdì 28 gennaio 2005, 14:18
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Località: italia
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Salve.
Prima di tutto, io cerco di non "indirizzare" mai verso una decisione.
Le decisioni devono essere prese da chi ha un problema, dopo avere valutato quali sono le sue condizioni e le sue motivazioni.
Se Lei ha un cheratocono stabile e vede "bene" con gli occhiali o tollera bene le lenti a contatto ( mi raccomando un uso intelligente delle lenti stesse) e se la sua vita di relazione e lavorativa è compatibile con occhiali e lenti a contatto, le posso solo consigliare di continuare a farsi controllare periodicamente dal suo oculista per verificare che le cose continuino allo stesso modo.
Se però la sua situazione è diversa, Lei deve programmare il suo futuro.
Dunque, se il suo cheratocono evolve, più o meno rapidamente, è chiaro che nel suo futuro Lei dovrà decidere cosa fare.
Molti scelgono di andare avanti fin che si può con le LAC e, ad un certo momento della loro vita, dovranno, assieme al loro chirurgo, programmare una cheratoplastica. Questa potrà essere lamellare oppure perforante dipendendo dallo stadio del loro cheratocono.
Queste tecniche forniranno un risultato certamente migliorativo della loro situazione.
Anche queste, però, come tutta la chirurgia, hanno dei rischi e degli effetti collaterali.
Alcune volte questi rischi sono importanti, altre volte meno.
Da svariate parti del mondo si è cercato di affrontare il problema in modo diverso, ossia anticipando la chirurgia.
Un esempio. Inizialmente si effetuavano solamente cheratoplastiche perforanti. Poi si è visto che questa tecnica comportave dei rischi importanti ( rigetto etc.etc.) e si è provato a risolvere il problema diversamente.
Così è nata la cheratoplastica lamellare profonda.
Poi si è visto che anche questa tecnica comportava alcuni rischi ( perforazione etc.etc.) e si è cercato di ovviare a questi problemi.
Così è nata la cheratoplastca lamellare automatizzata ( ALK).
Così si è provato ad utilizzare altre tecniche, Intacs, e Ferrara rings in uno stadio ancora più precoce della malattia.
Ora, la Mini ARK è una tecnica che utilizzo da molti anni e che mi ha dato molte soddisfazioni. Non è un miracolo, in terra non ne conosco, però posso dire che nella stragrande maggioranza dei casi migliora la vista e che questo beneficio dura da circa undici dodici anni.
Posso dire che la Mini ARK è una cura per il cheratocono?
Certamente no. Almeno non ancora( aspettiamo ancora altri anni e poi vedremo :D .
Nemmeno la cheratoplastica, lamellare o perforante che sia, lo è.
Però i benefici che questa tecniche danno, a quanto pare durano nel tempo e ci permettono di vivere normalmente la nostra vita.
Abbiamo una vista perfetta?
No.
Abbiamo una vista migliore di prima dell'operazione ed avremo, dopo l'operazione, dei difetti di vista che dovremo correggere.
Questo accade con la mini ARK ma accade, ed anche in misura maggiore, dopo un innesto di cornea.
Cosa abbiamo ottenuto?
Viviamo meglio di prima dell'intervento, quale che sia stato, e se in futuro, tra dieci, quindici o venti anni, le cose torneranno a peggiorare, beh, di certo avremo nuove tecniche che ci permetteranno di risolvere, nuovamente, il problema.
Di sicuro una cosa è però fondamentale.
Non dobbiamo commettere l'errore di subire una situazione sgradevole.
Dobbiamo decidere noi cosa fare e non dobbiamo permettere che a decidere sia la malattia od un medico.
In altre parole facciamoci visitare, parliamo con chi ha lo stesso problema ( come in questo forum) ragioniamo coi nostri cari e poi decidiamo cosa fare.
Diffidiamo sia di scelte affrettate sia di chi, però, ci dice che non abbiamo altra scelta che il " trapianto".
Non è così.
Se avessimo sempre pensato in questo modo ( noi chirurghi ) saremmo ancora alla sola cheratoplastica perforante.
Francamente di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia da allora.
Se poi non ci fidiamo di Abbondanza o chicchessia, va benissimo così, l'importante è questa sia una NOSTRA scelta e, soprattutto, avere un'altra scelta da fare.
Finchè abbiamo la possibilità di scegliere tra diverse opzioni siamo, come dico sempre ai miei pazienti, dei signori.
Saluti ed auguri a tutti.
dr. Marco Abbondanza

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dr. Marco Abbondanza


mercoledì 30 novembre 2005, 23:44
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
Messaggi: 2109
Località: Napoli
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Cita:
Lei al mio posto si opererebbe con la sua tecnica?


Questa è la domanda più bella nella storia delle "domande al dottore..." :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
(e il Dr.Abbondanza giustamente l'ha dribblata.. 8) :lol: )
Dovremmo preoccuparci? :twisted:


giovedì 1 dicembre 2005, 0:13
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Iscritto il: sabato 12 febbraio 2005, 13:53
Messaggi: 1223
Località: Imperia
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Dott. Abbondanza, come ho sempre fatto e pensato continuo a fare, ossia se una persona agisce con onesta io non vedo il motivo di attaccarla, posso non essere daccordo con lui e continuare a pensarla a mio nome.
Ora le ripeto la domanda fatta da enricops:
Secondo Lei per quali motivi la medicina ufficiale non vede di buon occhio la vostra tecnica?
Il Ministero della Salute cosa dice?

Sono sicuro che Lei mi risponderà

La ringrazio

_________________
Giuseppe Giannattasio
Cheratocono
Imperia, anni 61
Cheratocono bilaterale da 49 anni
Socio fondatore di AMC


giovedì 1 dicembre 2005, 8:56
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