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Dopo la mini a.r.k. ... 
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Messaggio Dopo la mini a.r.k. ...
Scusatemi, vorrei chiedere in quale situazione esattamente ci si viene a trovare dopo un intervento di mini a.r.k.; cioè se il cheratocono scompare e che spessore avrà la cornea dopo l'intervento...
Grazie.


venerdì 17 febbraio 2006, 21:50
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uau che bei quesiti....
mi auguro qualcuno risponderà... (magari con dati supportati da fondamenti scientifici...)

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venerdì 17 febbraio 2006, 22:34
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Salve.
O.K. Scaistar e Very, proverò a rispondere ad alcune domande.
Primo:
Il cheratocono scompare?
No.
Mai.
Con nessuna tecnica utilizzata fino ad ora.
Provo a spiegare.
Il cheratocono è prodotto da vari fattori. Genetica. Risposta individuale ad uno stimolo ( locale, infiammatorio ed abitudini personali quali l'uso delle LAC, deperimenti organici ed altro). Esistono dati statistici, e quindi scientifici, che coinvolgono tutti questi fattori ed altri ve ne saranno da scoprire ancora.
Il risultato è una minore resistenza del collagene corneale e la conseguente tendenza a cedere di fronte alla pressione intra oculare.
Ora, tutte le tecniche utilizzate fino ad oggi cercano di aumentare la resistenza del collagene corneale di fronte all'azione degli stimoli che portano la cornea a sfiancarsi.
Gli ICR provano a fare ciò se il cono è più periferico.
La Mini ARK rimodella curvatura corneale e permette una migliore visione ( quest Scaistar è dimostrato scientificamente se intendiamo con ciò il risultato di lavori portati a congresso). Inoltre, e questa è la mia esperienza, risulta stabile nel tempo dato che da dodici anni i miei pazienti non hanno mostrato una ripresa della curvatura.
Sul fatto che non esistano documenti scientifici per avvalorare tale tesi, non sono concorde con Scaistar, in quanto lavori regolarmente presentati a congressi internazionali, esistono e furono portati sia dal dr. Lombardi che dal sottoscritto fin dal 1994.
Se alcuni ( tanti) colleghi contestano tali dati, sarebbe " scientifico" che, chi li contesta, porti i suoi dati che dimostrino il contrario.
Io, ed il dr. Lombardi, i dati li abbiamo portati, resto ancora in attesa che qualche collega porti i dati relativi a miei pazienti, da loro visitati, che hanno dovuto subire altri interventi PER COLPA della Mini ARK.
Ma questo è un dato dolente.
Fino ad oggi ho sentito dire che la Mini ARK è follia ma nessuno, ripeto nessuno, ha mai presentato ad un congresso alcun lavoro che dimostri il contrario di ciò che dico e che è stato portato a congressi con dati.
Comunque spero che il lavoro " ai fianchi" che sto portando riesca a fare accettare un mio ulteriore lavoro scientifico in un congresso nazionale.
Inoltre, durante l'ultimo congresso sulla Riboflavina è stato detto, da colleghi americani, che il X-link rende stabili le cornee operate con cheratotomia radiale, che avevano ancora una fluttuazione del profilo corneale. Questo dato, a detta, di alcuni colleghi italiani presenti al convegno elimina il dubbio sull'effetto, a medio-lungo termine della Mini ARK sul tessuto affetto da cheratocono.
Sarei felice di potere venire a Siena, quando andrete, per potere discutere coi colleghi locali, dei risutati che troverenno sugli occhi da me operati con Mini ARK e sull'effetto ulteriore che il X-link potrebbe dare su tali occhi.
Very, e Scaistar, il cheratocono oggi è un'entità meglio conosciuta che in passato, e l'uso di tutte le tecniche, da sole o combinate, che queste riescono a fornire sulla qualità della vita dei singoli è sempre migliore.
Io sono il primo, credetemi, che sarà felice di potere fare vedere a tutti, pazienti e medici, che non vi è nulla di pericoloso nella Mini ARK.
Nulla di più di qualunque altra tecnica oggi utilizzata per il cheratocono.
Cerchiamo di combinare, se volete, questo viaggio a Siena così potrò ( data la vicinanza, vedere in viso tutti voi ( Alessandra compresa :lol: ).
Saluti a tutti.
Marco Abbondanza

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dr. Marco Abbondanza


venerdì 17 febbraio 2006, 23:30
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Salve.
Io sono uno di quelli che è stato messo in guardia dal farmi toccare gli occhi da lei...
Assodato che il cheratocono non scompare, con grande rispetto le ripropongo la domanda di Very19 (e qualcun altra): se faccio la mini-ark e parto da uno spessore di 450/490 (OS/OD), con che spessori mi ritrovo dopo l'operazione? Risolverei i problemi di diplopia? Quali sono gli "svantaggi" del fare questo intervento (chi meglio di lei può rispondere?!?)? Nel senso, se un domani il cono aumenta e mi costringe al trapianto, rischio + di qualcuno che non ha fatto la mini ark in termini di visus post trapianto?
THX.
Ste.


sabato 18 febbraio 2006, 3:10
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Cita:
Quali sono gli "svantaggi" del fare questo intervento (chi meglio di lei può rispondere?!?)?

Io!!!
Ad un anno dall'intervento nessuno svantaggio solo vantaggi!! :shock: :shock:

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sabato 18 febbraio 2006, 3:25
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Salve a tutti....mi sembra obiettivamente poco "carino" affermare nei confronti di una persona cio' che ho letto sopra...."sono stato messo in guardia dal farmi toccare gli occhi da lei" .Accettabili possono essere i giudizi contrari alla mini ark per rispetto delle proprie opinioni.
Dai su Marco......a me le mani le puoi mettere dove vuoi :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

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" avere la serenità per accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio e la forza per cambiare quelle che posso cambiare e la
saggezza per conoscere la differenza tra le une e le altre e intravedere le
scelte dove pensavo non ce ne fossero.”


sabato 18 febbraio 2006, 11:13
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Cita:
La Mini ARK rimodella curvatura corneale e permette una migliore visione ( quest Scaistar è dimostrato scientificamente se intendiamo con ciò il risultato di lavori portati a congresso).


questo credo non sia mai stato messo in discussione....
come , dove , quanto e su quali presupposti invece mi sembra ancora
non completamente chiarito.

Cita:
Inoltre, e questa è la mia esperienza, risulta stabile nel tempo dato che da dodici anni i miei pazienti non hanno mostrato una ripresa della curvatura
Cita:

inutile credo riformulare l'ennesima richiesa..,...........

Sul fatto che non esistano documenti scientifici per avvalorare tale tesi, non sono concorde con Scaistar, in quanto lavori regolarmente presentati a congressi internazionali, esistono e furono portati sia dal dr. Lombardi che dal sottoscritto fin dal 1994
Cita:

non siamo a conoscenza di studi o pubblicazioni di terzi, vista l'impossibilità ad essere giudici e giudicati insieme.


Inoltre, durante l'ultimo congresso sulla Riboflavina è stato detto, da colleghi americani, che il X-link rende stabili le cornee operate con cheratotomia radiale, che avevano ancora una fluttuazione del profilo corneale. Questo dato, a detta, di alcuni colleghi italiani presenti al convegno elimina il dubbio sull'effetto, a medio-lungo termine della Mini ARK sul tessuto affetto da cheratocono
Cita:

potrebbe fornirci le gfeneralità di questi colleghi così da chiedere il loro contributo?
a me sembra che questo dato sia l'ammissione dell'istabilità delle tecniche incisionali e l'inconscio o consapevole bisogno di trovare un rimedio agli effetti collaterali della mini ark


Sarei felice di potere venire a Siena, quando andrete, per potere discutere coi colleghi locali, dei risutati che troverenno sugli occhi da me operati con Mini ARK e sull'effetto ulteriore che il X-link potrebbe dare su tali occhi
Cita:

apprezzo molto la sua disponibilità e tutti lavoreremo affinchè questo incontro ci sarà......

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e sull’amore e sulla carità
Mi sarei spiegato un po’ meglio.


sabato 18 febbraio 2006, 12:36
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Ciao a tutti di nuovo.
Non volevo assolutamente essere poco carino... ne tantomeno volevo dare alcun giudizio. Volevo solo riferire ciò che mi era "testualmente" stato detto dall'oculista che mi seguiva. Leggendo svariati post credo che il Dott. Abbondanza sappia queste cose e non rimarrà offeso dal mio precedente intervento.
In caso contrario mi scuso fin da subito.

SuperClaude mi fa davvero piacere tu sia riuscito a migliorare il tuo visus con questo intervento. Forse sei in grado anchee di rispondere ai precedenti quesiti? (Ti sarai informato credo prima di farti operare...)

Ste.


sabato 18 febbraio 2006, 13:48
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Dott. Abbondanza, visto la sua affermazione
Cita:
La Mini ARK rimodella curvatura corneale e permette una migliore visione ( quest Scaistar è dimostrato scientificamente se intendiamo con ciò il risultato di lavori portati a congresso). Inoltre, e questa è la mia esperienza, risulta stabile nel tempo dato che da dodici anni i miei pazienti non hanno mostrato una ripresa della curvatura.
Sul fatto che non esistano documenti scientifici per avvalorare tale tesi, non sono concorde con Scaistar, in quanto lavori regolarmente presentati a congressi internazionali, esistono e furono portati sia dal dr. Lombardi che dal sottoscritto fin dal 1994.


sarebbe cosi gentile da indicarci dove poter reperire tali lavori, magari in banche dati quali pubmed o simili?
La ringrazio

Carlo


sabato 18 febbraio 2006, 14:02
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Salve.
Accidenti che risposte "carine"!!!
Provo a chiarire i punti dolenti.
Io non intendo essere "giudice e giudicante" per tantissime ragioni.
Prima:
Sarebbe giusto che il lavoro di un professionista che si espone sia giudicato da colleghi competenti che, sulla base di fatti da loro "verificati" possano esprimere giudizi scientifici. Trovo assolutamente assurdo che il giudizio venga formulato sulla base dei "sentito dire" da parte di colleghi che non hanno mai visto neppure una Mini ARK. Sarebbe scientifico, questo si, che i giudizi negativi vengano espressi dopo avere visto tante Mini ARK, controllare come vanno nel tempo, vedere e verificare quante continuano ad "andare bene" e quante, eventualmente, non danno i risultati prospettati. In base a tali dati si prepara un lavoro e lo si presenta ad un congresso. Non ho alcuna notizia, ripeto nessuna, che alcun lavoro con queste basi sia mai stato preparato.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè io dovrei "discolparmi" da un'accusa che mai, ripeto mai, è stata mossa con criteri obiettivi.
Tutti voi , o quasi tutti, lavorate e vorrei sapere come vi comportereste se qualcuno criticasse il vostro operato senza portare alcuna motivazione, dimostrata, che il vostro lavoro è fatto male.
Seconda:
Trovo assolutamente assurdo e scorretto che qualcuno dica ad una persona " non ti fare toccare gli occhi da quel dottore".
Se questo collega( ????) ha notizia di danni da me procurati a chicchessia deve essere chiaro e dire esattamente cosa ha visto e lo deve dimostrate.
Altrimenti siamo a livello di delatori anonimi che usano l'anonimato per discreditare chi, evidentemente, è molto più preparato di loro sotto tutti i profili: professionali, caratteriali e personali.
Detesto essere duro e crudo nel linguaggio ma la vita e la mia famiglia, con l'educazione che mi ha dato, mi hanno insegnato a prendermi le mie responsabilità e mai a tirare il sasso e nascondere la mano. Non amo le "maggioranze silenziose" che sanno ma tacciono, chi sa, se sa, deve esporsi e parlare.
Terza:
Parliamo di cose concrete. Mi si chiede se dopo una Mini ARK sia possibile, se le cose non andassero bene, effettuare una cheratoplastica e se questa cheratoplastica avesse dei limiti proprio per avere effettuato precendemente una Mini ARK.
Ho già detto varie volte che nessun ostacolo viene creato dalla Mini ARK ad un, eventuale, successivo intervento di " trapianto". Preciso inoltre che non vi sarebbe alcuna differenza dell'acuità visiva tra una cheratoplastica eseguita dopo una Mini ARK se la comperiamo con una eseguita su di una cornea vergine da interventi precedenti.
Mi sembra di avere risposto a tutte le domande ma resto, come sempre, a disposizione per altri chiarimenti.
Ad Alessandra mando un ringraziamento per le sue parole ma preciso che non sono offeso dalle parole dette da chi, per necessità, si deve fidare delle parole di chi dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, essere chiaro nei giudizi e motivarli.
Per quanto riguarda Siena, spero che si possa fare questo incontro e per quanto riguarda invece chi abbia detto che il X-link stabilizza le cornee già operate con varie metodiche, questo pomeriggio mi metterò a " spulciare " il CD degli atti del congresso di Zurigo per reperire i nomi.
Saliti a tutti.
Marco Abbondanza

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sabato 18 febbraio 2006, 14:30
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Buongiorno :) ringrazio sinceramente il dottor Abbondanza per i chiarimenti forniti (ce ne era davvero bisogno direi...), e vorrei chiedergli. se è possibile, se si stanno facendo sudi e ricerche per trovare nuove tecniche e soluzioni per curare il cheratocono, inedite e diverse da quelle attuali, magari meno rischiose e che possano magari eliminare il cheratocono nel vero senso della parola...
Cioè in altre parole potrebbe essere una possibilità concreta che, nel giro di 20 o 30 anni, cioè di qualche decennio, ci sia qualcosa di nuovo e più efficace di quello che c'è oggi?
E' una domanda a cui nessuno può rispondere con certezza. me ne rendo conto, ma i medici forse possono dire una parola in più...


sabato 18 febbraio 2006, 14:39
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Trovo assolutamente assurdo che il giudizio venga formulato sulla base dei "sentito dire" da parte di colleghi che non hanno mai visto neppure una Mini ARK.



aiaiaiai... l'avevo anche scritto:

Cita:
Non pubblico le TANTE email perchè sono tutte uguali e il parere è lo stesso. Tuttavia di qualcuna ho l'autorizzazione, e soprattutto non si parla "per sentito dire" o per "voci" ma di FATTI VERI!

(Prof. Umberto Merlin): "..non eseguo più da molti anni le cheratotomie radiali nel cheratocono perchè causano un ulteriore indebolimento ad una cornea già debole...".

(Prof. Severino Fruscella Presidente Sitrac): "...Si tratta di tecniche personali che non hanno alcun supporto scientifico. I suddetti dottori praticano una tecnica che non solo da’ dei risultati imprevedibili ma, cosa ben più grave, può favorire l’evoluzione del cheratocono in quanto i tagli praticati sulla cornea indeboliscono la trama strutturale della cornea già di
per sè alterata dalla malattia. Purtroppo ho visitato diversi pazienti sottoposti a MiniARK che presentavano, dopo essere stati operati, un peggioramento del quadro clinico e una maggiore difficoltà a correggere il difetto di vista con le lenti a contatto...".

(Prof. Cesare Bisantis): "...riguardo la miniRK tecnica che non pratico pur essendo stato negli anni scorsi un sostenitore di questa metodica per la correzione della miopia, non la pratico anche perchè è proprio negli astigmatismi che l'affidabilità e la prevedibilità si riducono di parecchio e non solo, ma che dopo 5 - 6 anni, poichè i processi di consolidamento cicatriziale e livello della cornea, continuano anche dopo periodi così lunghi, possono insorgere astigmatismi di segno opposto a quello corretto. Presumo che nel caso di astigmatismi irregolari come il cheratocono questo comportamento possa e debba essere enfatizzato...".

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sabato 18 febbraio 2006, 15:40
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SuperClaude mi fa davvero piacere tu sia riuscito a migliorare il tuo visus con questo intervento. Forse sei in grado anchee di rispondere ai precedenti quesiti? (Ti sarai informato credo prima di farti operare...)

A rieccocii!! :shock: :shock:
Certo che mi sono informato!!!
ma non sono andato a cercare dati scentifici , dati di congressi o chissachè!
Ho fatto un sacco di telefonate a persone operate di mini ark, e tutti me ne hanno parlato bene, mi hanno detto che avevano migliorato notevolmente la vista, che erano tuttti felici e contenti, che gli unici piccoli effetti collaterali rimasti potevano essere i famosi arabeschi (che sono dei piccoli raggi di luce che vedi al buio se guardi una sorgente luminosa) oppure qualche piccolo sdoppiamento della vista.
Sinceramente mi è parsa molto strana la cosa, tante persone superfelici per una tecnica non presa in considerazione dalla medicina ufficiale.
Ma adesso mi rendo anche io conto perchè!
Se fossero andate male le cose un eventuale trapianto non era precluso, quindi ho deciso di provarla anche io!
Ed eccomi quì!! Ho buttato nel cesso le lac , ho una vista eccellente a parte un poco di astigmatismo, e gli occhi in splendida forma!
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, sia arabeschi che sdoppiamenti sono perfettamente sopportabili , anzi non ci faccio nemmeno caso!
La tecnica non è stata mai sperimentata a livello ufficiale e quindi si possono nutrire forti perplessità, ma comunque vedo che il mondo medico parla solo per pregiudizio, e non fa nulla per approfondire l'argomento.
Detto questo premetto che, mai nessuno mi ha mai detto di fare pubblicità a tale tecnica, e che tutto quello che ho scritto è un mio pensiero personale!!

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sabato 18 febbraio 2006, 16:08
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Ho già detto varie volte che nessun ostacolo viene creato dalla Mini ARK ad un, eventuale, successivo intervento di " trapianto


dottore se la sente di affermare questo anche per quel che riguarda una lamellare profonda??

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sabato 18 febbraio 2006, 16:35
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La tecnica non è stata mai sperimentata a livello ufficiale e quindi si possono nutrire forti perplessità, ma comunque vedo che il mondo medico parla solo per pregiudizio, e non fa nulla per approfondire l'argomento


superclaude ci vedrai anche benone , ma mi sembra che negli interventi che scai ha riportato, non vi sia traccia di pregiudizio, ma al contrario
affermazioni di chi la cheratotomia nel ck l'ha eseguita e abbandonata.
e di altri che hanno visto pz con "situazioni non ottimali".

infine mi piacerebbe capire questo:
per quale motivo, le incisioni che nella rk indeboliscono perennemente una cornea, quando vengono eseguite in maniera meno profonda, e ridotte di misura la rinforzano?
al limite posso credere che la indeboliranno di meno.ma che abbiano un effetto contrario non ti sembra insensato?

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sabato 18 febbraio 2006, 17:07
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