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Quando proporre la chirurgia lamellare con il laser 
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Utente anziano
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Messaggio Quando proporre la chirurgia lamellare con il laser
Per fare un po' più di chiarezza su quando si può ricorrere alla chirurgia lamellare con il laser ad eccimeri nel cheratocono, vorrei dire che si può pensare a questa tecnica in queste circostanze:

-con un picco/valle massimo (cioè la differenza massima tra l'area più ectasica del cono e qella più bassa, periferica) di 150-200 micron
-con uno spessore corneale minimo di 370-380 micron
-con una curvatura fino alle 57-58 D
-con un decentramento massimo di 5-6 mm

Si può pensare addiritura di intervenire con questa tecnica anche se le lenti a contatto sono tollerate, qualora si evidenziasse la tendenza a una rapida evoluzione del cheratocono.

Se non c'è la situazione complessiva che ho descritto si può pensare a una cheratoplastica lamellare profonda (la differenza tra lamellare con il laser e lamellare profonda sta nel fatto che con quest'ultima viene rimosso per intero lo stroma corneale lasciando in sede solo l'endotelio con la membrana di Descemet, mentre in quella con il laser lo stroma viene rimosso solo parzialmente).

Con queste tecniche certamente viene innestato un lembo che durerà tutta la vita dell'operato, almeno dal punto di vista delle cellule endoteliali, perchè appunto l'endotelio resta il proprio, mentre invece, nella cheratoplastica perforante, (alla quale bisogna ricorrere se la situazione è degenerata al massimo), possono esserci i problemi, di cui ho già parlato, legati alle cellule endoteliali e quindi alla durata del lembo innestato.


martedì 6 settembre 2005, 1:27
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Grazie per il contributo Franalex :wink:


martedì 6 settembre 2005, 9:29
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Iscritto il: giovedì 16 giugno 2005, 14:29
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Ma se resta proprio .....su puo' ripresentare io kera ???????????? :? :? :?

_________________
roberta


martedì 6 settembre 2005, 10:10
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Utente anziano
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Prego Scaistar.

Comunque, visto che con questa tecnica chirurgica lo stroma corneale non viene rimosso per intero, si deve rimuovere con il laser tutta la parte malata di stroma per scongiurare il rischio di una recidiva del cheratocono anche attraverso il lenticolo innestato; anche per questo la cheratoplastica lamellare con il laser ha dei limiti ben precisi (appunto quelli di cui ho parlato).


sabato 17 settembre 2005, 16:06
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Utente anziano
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Messaggio P.S.
P.S. : se malauguratamente, dopo una cheratoplastica lamellare con il laser, si dovesse assistere a una recidiva del cheratocono anche attraverso il lenticolo innestato, si può pensare ancora alla cheratoplastica lamellare profonda (in cui lo stroma è rimosso interamente), prima di arrivare alla perforante.


martedì 20 settembre 2005, 11:45
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Affezionato
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Iscritto il: mercoledì 14 dicembre 2005, 19:56
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Grazie delle tue informazioni franalex, io per fortuna rientro in questi limiti :) Li terrò ben presenti :)


mercoledì 15 febbraio 2006, 20:30
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