Il decalogo del dottor Tramontano contro la Office Eye Sindrome

Sempre più diffuso l’uso del computer, sempre più persone trascorrono la maggior parte della giornata in ambienti dotati prevalentemente di luce artificiale e davanti ad un monitor, mettendo così a dura prova la vista.
Il dottor Tramontano, specialista in microchirurgia oculare, ci spiega quali sono gli effetti dannosi che possono essere provocati da una prolungata permanenza al computer portando così alla Office Eye Sindrome.
Questa sindrome si manifesta con segni di affaticamento visivo come difficoltà di lettura, disagio nella osservazione, pesantezza, lacrimazione e bruciori oculari, annebbiamenti visivi transitori, difficoltà di fissazione, cefalee, sintomi che possono essere accentuati quando ci troviamo in locali dotati di climatizzazione.

Ecco i consigli del Dott. Tramontano:

1. usare una corretta illuminazione: le sorgenti di luce vanno poste al di fuori del campo di visione dell’operatore e non devono riflettere direttamente sullo schermo sia nel caso di una sorgente naturale che nel caso di una sorgente artificiale;
2. prendersi le giuste pause di lavoro;
3. rimettere ogni tanto “a fuoco” i propri occhi: è consigliabile guardare oltre lo schermo del computer ogni 15-20 minuti, mettendo a fuoco, anche solo per 10 secondi, oggetti distanti almeno due-tre metri dalla postazione di lavoro;
4. battere spesso le palpebre: mentre si lavora al videoterminale la frequenza di ammiccamento è di circa 5 volte minore del normale. E’ quindi necessario, per evitare fastidi, ricordarsi di ammiccare volontariamente;
5. i portatori di lenti a contatto potrebbero instillare alcune gocce di lacrime artificiali a base di acido ialuronico allo 0,2% due tre volte al giorno;
6. modificare ed ottimizzare il posto di lavoro evitando abbagliamenti ed altri problemi simili;
7. fare frequenti esami della vista: se presente un difetto visivo anche di lieve entità utilizzare sempre le lenti correttive durante l’uso del monitor;
8. stare in una corretta posizione: schiena eretta e braccia perpendicolari al terreno; la tastiera deve trovarsi a circa 45 cm dagli occhi; la distanza tra gli occhi e lo schermo dovrebbe essere di circa 70 cm, e comunque mai inferiore a 50 cm o superiore ai 90cm, mentre il piano di lettura andrebbe collocato più in alto dello schermo a una distanza di circa 40 cm.
9. I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione, una forma chiara ed una grandezza sufficiente.L’immagine deve essere stabile e il contrasto tra caratteri e sfondo facilmente regolabile.
10. Usare schermature, tendaggi e quanto necessario per ridurre i riflessi sullo schermo.

All’origine di questi disturbi, la cosiddetta Office Eye Sindrome, possono esserci oltre a schermi difettosi o mal regolati nel contrasto, nella luminosità e nel refresh, difetti visivi non corretti o addirittura mai diagnosticati oppure una irritazione oculare cronica dovuta alle imperfette condizioni di utilizzo del monitor.
Miopia, ipermetropia, astigmatismo, occhio pigro non diagnosticati o non adeguatamente corretti possono essere causa di cefalee, bruciore oculare, sfuocamento delle immagini con un affaticamento eccessivo ed un conseguente scarso rendimento lavorativo.
Ecco perché le condizioni di utilizzo del videoterminale non possono prescindere dalla certezza che i nostri occhi siano in salute e che eventuali difetti visivi siano stati adeguatamente diagnosticati e corretti.

fonte B2EYES