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Lavorare al computer determina un peggioramento della vista? 
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Messaggio Lavorare al computer determina un peggioramento della vista?
Una domanda che viene posta spesso al medico del lavoro. La risposta è semplice e netta: no!
La miopia, la presbiopia, l’astigmatismo non peggiorano lavorando tante ore al pc. Questo non significa che lavorare davanti ad una postazione video non determini qualche disturbo oculo-visivo.
I disturbi che compaiono sono secchezza, senso di “sabbia negli occhi”, lacrimazione, senso di peso agli occhi, visione sdoppiata, visione offuscata, cefalea frontale, frequente ammiccamento (sbattere le palpebre), ecc…….tutti disturbi aspecifici ma che a fine giornata possono essere molto fastidiosi. Consoliamoci in quanto essi, con un adeguato riposo, scompaiono: infatti sono reversibili.
I disturbi sono causati da una serie di fattori che possono essere concomitanti quali: scelta di arredi inadeguati, abbagliamenti e riflessi sul monitor derivanti da luce artificiale o naturale non schermata, erroneo orientamento del monitor rispetto alla finestra, eccesso o carenza di illuminazione, scadenti condizioni microclimatiche: aria troppo secca, scarsi ricambi d’aria, fumo di sigaretta, mobili nuovi nell’ufficio che rilasciano sostanze irritanti, presenza di fotocopiatrici in funzione nell’ambiente di lavoro, sovraffollamento, vizi di refrazione non o mal corretti. Ma soprattutto la visione ravvicinata e protratta.
Anche in ottimali condizioni dell’ambiente e della postazione se un lavoratore trascorre molte ore davanti al pc inevitabilmente andrà incontro a tutti o parte di quei disturbi generici che vanno sotto il termine di “astenopia”, stanchezza visiva.
Ricordiamo che la normativa italiana prevede che vengano sottoposti a visite periodiche di idoneità mirate soprattutto a problemi osteoarticolari e oculo-visivi coloro i quali lavorano al computer per un tempo superiore alle 20 ore complessive settimanali (4 ore medie al giorno): in questi casi quindi il datore di lavoro è obbligato a nominare un medico del lavoro che attiverà la sorveglianza sanitaria (visite periodiche), la formazione, ecc.

(Fonte: SuperEva del 1 ottobre 2006)

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martedì 10 ottobre 2006, 18:47
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Iscritto il: mercoledì 13 settembre 2006, 11:31
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Grazie per questa segnalazione. Questo post metterà fine ad alcuni dubbi che ho letto anche recentemente in qualche messaggio. :wink:


martedì 10 ottobre 2006, 19:59
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Iscritto il: martedì 3 aprile 2007, 15:49
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Messaggio Re: Lavorare al computer determina un peggioramento della vi
scaistar ha scritto:
Una domanda che viene posta spesso al medico del lavoro. La risposta è semplice e netta: no!
La miopia, la presbiopia, l’astigmatismo non peggiorano lavorando tante ore al pc. Questo non significa che lavorare davanti ad una postazione video non determini qualche disturbo oculo-visivo.
I disturbi che compaiono sono secchezza, senso di “sabbia negli occhi”, lacrimazione, senso di peso agli occhi, visione sdoppiata, visione offuscata, cefalea frontale, frequente ammiccamento (sbattere le palpebre), ecc…….tutti disturbi aspecifici ma che a fine giornata possono essere molto fastidiosi. Consoliamoci in quanto essi, con un adeguato riposo, scompaiono: infatti sono reversibili.
I disturbi sono causati da una serie di fattori che possono essere concomitanti quali: scelta di arredi inadeguati, abbagliamenti e riflessi sul monitor derivanti da luce artificiale o naturale non schermata, erroneo orientamento del monitor rispetto alla finestra, eccesso o carenza di
illuminazione, scadenti condizioni microclimatiche: aria troppo secca, scarsi ricambi d’aria, fumo di sigaretta, mobili nuovi nell’ufficio che rilasciano sostanze irritanti, presenza di fotocopiatrici in funzione nell’ambiente di lavoro, sovraffollamento, vizi di refrazione non o mal corretti. Ma soprattutto la visione ravvicinata e protratta.
Anche in ottimali condizioni dell’ambiente e della postazione se un lavoratore trascorre molte ore davanti al pc inevitabilmente andrà incontro a tutti o parte di quei disturbi generici che vanno sotto il termine di “astenopia”, stanchezza visiva.
Ricordiamo che la normativa italiana prevede che vengano sottoposti a visite periodiche di idoneità mirate soprattutto a problemi osteoarticolari e oculo-visivi coloro i quali lavorano al computer per un tempo superiore alle 20 ore complessive settimanali (4 ore medie al giorno): in questi casi quindi il datore di lavoro è obbligato a nominare un medico del lavoro che attiverà la sorveglianza sanitaria (visite periodiche), la formazione, ecc.

Eppure non tutti gli oculisti la pensano allo stesso modo! Proprio stamattina una mia amica che non ha mai portato gli occhiali mi ha detto che il suo oculista le ha riscontrato una miopia di 1 grado e 0,75 di astigmatismo!causa: il pc! E quindi si ritrova a portare gli occhiali pure lei!!!!Ma è posiibile??Mi chiedo poi: per noi cheratoconici questa può essere una causa in più di peggioramento??? Anche se tutti dicono che non si sanno le cause del progredire del cheratocono!!! Sempre in confusione sono io :roll:

(Fonte: SuperEva del 1 ottobre 2006)

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meteora


lunedì 16 aprile 2007, 12:47
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La stessa cosa che ha segnalato SCAi si può trovare in humanitassalute detta da Vinciguerra.

Molte ore davanti al computer possono creare disturbi agli occhi. Il computer, però, a differenza di quello che spesso si crede, non è la causa dei difetti visivi, ma l’elemento che eventualmente li rende manifesti. È importante, quindi, prestare attenzione ad alcuni segnali che ci avvertono che la salute dei nostri occhi è in pericolo. Abbiamo approfondito l’argomento con il dott. Paolo Vinciguerra, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas.

Dottor Vinciguerra, il computer è un nemico della vista?
“Innanzitutto è importante sottolineare che, ad oggi, non esiste ancora uno studio che abbia dimostrato la correlazione diretta tra l’uso del computer ed i difetti visivi. Comunque, è un dato di fatto, per esempio, che quando si sta diverse ore davanti al computer, l’occhio deve continuare a cambiare fuoco, dal monitor alla tastiera e viceversa e se la persona, per esempio, ha una presbiopia latente, ecco che questa si manifesta perché l’occhio si affatica ed è già predisposto. Alla base di questo concetto, quindi, sta il fatto che all’origine dei difetti visivi provocati dall’uso del computer possono esserci disturbi preesistenti della vista (quindi, presbiopia, ma anche miopia o astigmatismo) non corretti o non diagnosticati e che l’uso prolungato del computer, affaticando l’occhio, scatena”.
......

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Maria
CHERATOCONO
La più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso.


lunedì 16 aprile 2007, 15:42
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